Resident Evil 6
Resident Evil 6, questa ultima versione del gioco è notevolmente migliorata rispetto alle precedenti versioni, infatti avere in mano un franchise molto longevo è quasi sempre uno scopo difficile da mantenere negli anni. Bisogna creare seguiti che possono rendere bene l’idea ed evolvere concetti obsoleti che si sono visti nei vecchi titoli, e Resident Evil ha avuto un bel po’ di colpi del genere. Ad iniziare dal primo con le sue inquadrature in due dimensioni a finire a questo sesto titolo uscito per diverse piattaforme. Diamo un’occhiata a quello per Xbox 360.
L’orrore torna sulla nostra Console, ma a che costo? La saga di Resident Evil che conoscevamo ha subito una mutazione nel quarto titolo, andando poi a finire nel quinto e quindi in questo sesto titolo che non sembra essere uscito nel migliore delle sue forme. Indossiamo di nuovo i panni di Leon Kennedy, ma stavolta l’orrore tensivo e le piccole sorprese che hanno caratterizzato la serie sono un lontano ricordo. Sì, perché RE6 è soprattutto fatto attorno a continui scontri senza alcuna sosta, quasi di livello Call Of Dutyano. Avuto però il successo della modalità cooperativa nel precedente titolo, la Capcom ha deciso di mettere in azione la stessa modalità con maggiori aggiunte ed una migliore quantità d’interazioni fra un personaggio ed un altro.
Tutto però a scapito del resto. La storia è difficile da capire, oppure a volte è semplicemente il solito “Tizio buono uccide tizio cattivo” se non vogliamo nemmeno guardare in profondo l’intera faccenda. La grafica non è tanto male, possiamo infatti godere di differenti punti di vista in tanti luoghi che tendono a rendere più che un dettaglio grafico di buon gusto. Si può dire che il gioco non è tanto corto, tant’è che è possibile completarlo Online ed Offline, con amici e senza, e l’esperienza è felicemente accompagnata da dei controlli che sono molto precisi ed efficienti.
Certo, spesso in questo gioco c’è molta confusione e controlli così sono sul serio necessari d’avere. Senza mancare che finirete spesso per mollare calci allo zombie di turno, facendo diventare ben volentieri le armi da fuoco qualcosa di decentemente secondario. Il gioco è quasi sempre nel pieno dell’oscurità e molte volte non si capisce nemmeno dove ci stiamo ficcando, perciò se volete un consiglio da me: non seguite le istruzioni per regolare la luminosità della vostra TV al gioco. Il gioco si protende ancora di più nella confusione se giochiamo a due giocatori nello stesso posto: la divisione dello schermo è orribile, e controllare l’inventario per rimetterci in salute anche di più.
Resident Evil 6 non si ferma infatti quando abbiamo bisogno di recuperare salute. Continua a scorrere e perciò se perdiamo troppo tempo finiremo per trovarci uno Zombie che ci sta allegramente masticando il collo. Alcune parti del gioco sono anche esageratamente lunghe. Quindi non c’è molto da dire: con Resident Evil 6, la Capcom ha fatto un gran buco nell’acqua. Dobbiamo aspettarci che un giorno rimetteranno davvero in sesto la serie, alla sua gloria originaria.