Che cosa è Daymare 1998?
Daymare 1998 è un titolo in fase di sviluppo che uscirà prossimamente solo per pc, anche se un gameplay trailer del gioco è già stato pubblicato. Perché ne parliamo? Il motivo va individuato nella particolarità della storia che il gioco ha alle spalle. Tutto nasce quando gli Invader Studios, uno studio di sviluppo non lontano da Roma, si dedicano al remake fan-game di Resident Evil 2, celebre titolo di Capcom. Non ci sono mire economiche dietro questo lavoro, se non la passione per il genere survival horror. Dopo un paio di anni di fatica e sudore, da quell’esperienza è nato, appunto, Daymare 1998.
I co-fondatori di Invader Studios sono Andrea Zanelli, Tiziano Bucci e Michele Giannone, i quali hanno voluto sviluppare il fan-game di Resident Evil 2 soprattutto per mettersi alla prova e, al tempo stesso, per far conoscere le proprie capacità. In effetti, grazie a un marchio tanto celebre e forte di un seguito decisamente consistente, lo scopo è stato raggiunto. Il lavoro è stato pubblicato su Youtube, e nell’estate del 2015 il video postato ha superato il milione di visualizzazioni. Così i tre ragazzi sono stati contattati dalla stampa specializzata di ogni angolo del mondo, ma soprattutto da Capcom, che ha chiesto loro di concludere il progetto.
Come è nato Daymare 1998
Quella che poteva sembrare la fine di un sogno, tuttavia, si è trasformata nell’inizio di un miracolo: i tre ragazzi, infatti, si sono recati in Giappone, proprio nella sede di Capcom, e dall’incontro con i vertici della società, hanno trovato lo spunto per dare vita a Daymare 1998, che come slogan ha la frase “Fear the ’90“, cioè “temi gli anni Novanta“. La scelta di questo payoff sta a indicare il desiderio di sottolineare il profondo cambio di registro che, a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta, è avvenuto nel settore dei videogame, oltre che al cinema.
Proprio i survival horror si sono orientati verso uno stile più occidentale e cinematografico, ed è proprio a quel gusto che si vuole ispirare il titolo proposto dagli sviluppatori italiani, che non fanno mistero di trarre spunto da quelle atmosfere, ovviamente inserite all’interno di meccaniche di gioco contemporanee. Non solo Resident Evil, ma anche Forbidden Siren e Silent Hill hanno giocato un ruolo importante nella definizione delle caratteristiche di questo videogame, che si presenta anche e soprattutto come un omaggio a uno specifico genere, forte di un comparto grafico attuale.