Assassin’s Creed: Odyssey attinge a piene mani dalla storia e dalle leggende dell’antica Grecia, ricca di miti e di mostri spaventosi. Preparati a conoscerli e soprattutto ad affrontali poiché per andare avanti nella tua avventura dovrai necessariamente sconfiggerli. Innanzitutto assicurati di procurarti le armi necessarie prima di andare in battaglia, altrimenti questi terribili boss ti schiacceranno senza pietà. Per l’armatura affidati al set Eroi Greci, che ti consente di ottenere diversi pezzi eliminando dei mercenari di alto grado. Cerca di procurarti anche l’Arco di Ade, che applica fuoco alle normali frecce. A questo punto non ci resta che scoprire i 4 boss di Assassin’s Creed: Odyssey, vale a dire: Medusa, Minotauro, Ciclope e Sfinge.

Assassin’s Creed: Odyssey, il potere malefico di Medusa

Medusa, figlia delle divinità marine Foco e Ceto, è una delle tre Gorgoni che terrorizza gli abitanti di Lesbo. Devi prima salvare Brice, creduta dagli isolani complice di Medusa. Dopo aver rubato la chiave alle Figlie di Artemide sull’isola di Chio puoi accedere al Tempio Pietrificato dove vive Medusa, conosciuta come il Terrore Serpeggiante.

Inizialmente Medusa è invulnerabile grazie ad uno scudo magico. Per distruggerlo devi sconfiggere i nemici di pietra che il mostro ti scaglia contro. Inizia poi la seconda fase dello scontro corpo a corpo, ma il difficile comincia proprio adesso. Gli spostamenti di Medusa sono rapidissimi ed inoltre devi evitare il suo sguardo per non restare pietrificato. Ti consiglio di usare in combinazione arco ed arma bianca, sfruttando le coperture delle colonne del Tempio per ripararti. Dopo averla sconfitta otterrai il Manufatto che custodiva.

Minotauro, il toro sanguinario di Creta

Minotauro è il figlio del Toro di Creta e della regina Pasifae, una mostruosa creatura metà uomo e metà animale. Arrivato a Messara incontrerai il giovane Ardo, che attende il ritorno del padre entrato nel Labirinto di Cnosso per affrontare la spaventosa bestia. Devi innanzitutto parlare con i compagni d’avventura del padre di Ardo partiti con lui nella tragica missione, per poi procurarti e ricostruire l’armatura di Teseo. Ardo ti darà un disco che aprirà le porte del labirinto per stanare la bestia.

Seguendo il filo di Teseo arriverai all’arena dove ti attende il Minotauro, e stai certo che non ti offrirà un caffè… Cerca di schivare i suoi attacchi iniziali fino a privarlo di metà vita. Lo spazio si ridurrà e le cariche del Minotauro saranno sempre più aggressive e violente. Quando lo avrai eliminato conquisterai il Manufatto e la sua leggendaria ascia.

Bronte, il mostruoso Ciclope sull’isola di Thisvi

Per affrontare Bronte devi recarti sull’isola di Thisvi, ma non prima di aver attivato le consuete missioni secondarie. In particolare devi recarti sull’isola di Citera e salvare un certo Empedocle, un uomo che si dichiara un dio senza un apparente motivo. Assecondalo così da farti consegnare il disco di accesso per incontrare il Ciclope.

Come puoi immaginare devi colpire l’unico occhio del Ciclope con le frecce, così da farlo piegare su se stesso. Lo scontro diventerà sempre più cruento e Bronte sfogherà tutta la sua furia armeggiando un’enorme clave. Devi muoverti continuamente per non essere schiacciato dagli enormi massi e dalle stalattiti che si staccano dal soffitto. Uccidendolo conquisterai il Manufatto e il Randello di Polifemo.

Sfinge, una sfida d’intelligenza

Se finora hai dovuto utilizzare prevalentemente la forza bruta contro Sfinge devi attingere a tutta la tua intelligenza. La genesi di Sfinge è incerta, ma la sua malvagità è ben risaputa: tutti i viandanti che non sanno rispondere ai suoi enigmi troveranno una morte atroce. Prima di affrontarla però devi raggiungere Atlantide. Arrivato qui ti verrà chiesto di sigillarne l’ingresso e per farlo devi procurarti il Manufatto in possesso proprio di Sfinge.

Le risposte ai vari enigmi sono: tempo, luna e ragno. Dopo aver fornito le risposte corrette Sfinge crollerà al suolo e potrai recuperare il manufatto. Se invece sbagli risposta verrai trucidato all’istante senza possibilità di difenderti.

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